
La settimana della moda per l’uomo a Milano, si apre e si chiude con due eventi importanti: la Camera nazionale della moda italiana che, per la prima volta, spalanca le porte ai giovani emergenti con l’intento di offrire loro un’importante occasione di visibilità e l’attenzione alle critiche pesanti di Giorgio Armani nei confronti dell’elevata percentuale di stranezza nelle collezioni dei suoi colleghi.
Il commento di Re Giorgio fa riferimento alle collezioni maschili per cui afferma:
“ Non mi piace questa glorificazione della stranezza che vedo in giro. Io ogni stagione cerco di preservare la mia idea di moda perché voglio abiti belli e ben fatti. Look ridicoli che non vedremo mai indossati dagli uomini”. Dall’altra parte, Diego Della Valle, famoso stilista e imprenditore del marchio Tod’s, non le manda di certo a dire a Re Giorgio! Infatti, Della Valle ricorda a Giorgio Armani, che in un periodo come questo, il Made in Italy non dovrebbe dividersi ma al contrario imparare a fare squadra, investendo sulla pubblica utilità. Le reazioni all’affermazione di Armani provengono anche dal web, e al contrario di Della Valle, c’è chi pensa che Re Giorgio non sia stato affatto fuori luogo. In effetti ad essere obiettivi, qualche stranezza di troppo questa fashion week milanese l’ha tirata fuori! Dsquared, ad esempio, che conclude la sfilata con ballerini sui tacchi a spillo, desta scalpore perché lo stile in questi casi perde un po’ di credibilità e chi con lo stile ci ha costruito per anni la sua idea di moda è sicuramente inviperito di fronte agli eccessi. Parlando proprio dell’idea di moda di Re Giorgio Armani nella collezione targata P/E 2012, il look scelto per la prossima stagione calda, risulta quello dell’uomo Emporio: vestito con giacche dalle spalle ridotte a un bottone o a un petto e mezzo e pantaloni modellati con due pinces che arrivano fino alla caviglia. Armani ripropone il tessuto crêpe e la seta a tinta unita dall’effetto dégradé. Toni neutri ghiacciati e il suo must per eccellenza: il blu. Insomma Re Giorgio non si smentisce mai!
Miuccia Prada, anche lei bersaglio di critiche del famoso stilista italiano, s’ispira al mondo del golf ma con un’interpretazione personale. Prada,infatti, propone per la primavera-estate 2012, un uomo che ama sia l’abito doppiopetto, sia pantaloni con stampe floreali che vengono riproposte anche nei foulard accostati a camicie borchiate e mocassini o stringare in vernice bicolor. Il richiamo al campo dal golf, lo si trova soprattutto nell’ambientazione della sfilata; infatti gl’uomini Prada camminano in un labirinto di erba verde ed il pubblico siede su cubi azzurri da cui nasce anche l’ispirazione per il rapporto tra terra e cielo.
Il macho man di Dsquared viagga da nord a sud, dalla Scandinavia a Mykonos, fino a Firenze. I fratelli Caten propongono quattro look diversi per l’uomo tutto muscoli, sovrapponendo capi facili per proteggersi dal freddo della Scandinavia. Per ogni meta di viaggio l’uomo Dsquared coglie il must: Londra, il riferimento al mood style della musica elettronica con silhouette skinny, borchie, pelle stampe animalier, Firenze l’american boy cambia look totalmente e si veste di sartorialità e Mykonos con il beach wear che fa da padrone. A chiudere lo show...beh lo sapete! Una performance alquanto discutibile.
Gucci punta al gentlmen brit-rock, l’ispirazione alla città europea più famosa al mondo, sembra essere un denominatore comune con Dsquared, anche se l’interpretazione del mood style britannico è decisamente diverso. Infatti, Gucci rilegge il mondo posh degl’anni Sessanta e Settanta, ponendo l’accento sulla sartoria inglese. Una rivisitazione del maxi tartan per la sera fa dell’uomo Gucci, un sofisticato gentleman ricercato nelle suggestioni degli anni ’70, che ama mescolare tradizione con innovazione e modernità. Pantaloni in tessuti tecnici stretch a vita bassa con pince, bomber trapuntati e blazer sfoderati con dettagli in camoscio. Frida Giannini, creative director di Gucci, spiega come sia affascinata dal mondo dandy, nobile e di quello delle rockstar come Rod Stewart ed inserisce nella collezione, una giacca glitter per concludere la sua idea di moda per l’uomo 2012. Versace annuncia la collaborazione con H&M, con Donatella Versace che conclude la sfilata, con un abito della collezione. Un capo Versace & H&M super aderente in pelle con decorazioni di borchie dorate, in perfetto stile glam Versace. Per l’uomo, la Maison Versace, propone completi in pelle,cotone con stampa animalier e tantissimo colore. Dal verde al sabbia, dal rosa shocking al rosso fuoco. La collezione è decisamente un inno al colore!
La mitica Vivienne Westwood si ispira ai giochi olimpici di Londra del 2012, la collezione è disegnata da suo marito, l’austriaco Andreas Kronthaler. A rendere luminoso lo show Westwood, le installazioni dell’artista italiano Marco Lodola che a conclusione sfila assieme alla creative director dell’ominimo brand inglese. Il guardaroba dell’uomo Westwood 2012 si arricchisce di medaglie da podio che sono stampate su fibbie, T shirt e spille. Scarpe di plastica colorata e qualche corona di vittoria sulle teste dei modelli. Una ricercata eleganza dello stile inglese, si riconosce d’impatto nel mood style firmato Vivienne Westwood.
Ritornando invece alle stranezze sulle passerelle milanesi, ecco che Walter Van Beirendonck, guest designer dello scorso Pitti immagine, propone un uomo folle, che sceglie di indossare giacche fantasia smanicate con nuance estive che vanno dall’arancio al giallo, dal verde menta al glicine, fino al celeste. Un finale degno di uno spettacolo teatrale di Alice nel paese delle meraviglie, con nuvole di rouches colorate che nascondono i modelli lasciandone scoperte solo le gambe vestite di pantaloni slim a quadretti.
Insomma, in riferimento alle parole di Giorgio Armani, uomini...indossereste nuvole di rouches colorate come una maschera di carnevale, per una serata speciale? Fossi in voi, farei sentire la mia voce.
Gioia Corazza
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