lunedì 27 giugno 2011

Pitti uomo parte seconda: stilisti emergenti





Artigianalità e avanguardia, sono le caratteristiche principali che accomunano le proposte creative del Pitti uomo, pensate e realizzate dagli stilisti emergenti.
L’uomo avant-garde della P/E 2012, riesce a combinare dimensioni diverse e opposte guardando ai paesaggi e allo spirito della California, terra, appunto, di contrasti paesaggistici e culturali. Si va dal vintage style con influenze rock tipiche della zona di Los Angeles, al beach wear da surfista, fino agli outfit in fibre naturali. H’Katsukawa From Tokyo, brand disegnato da Riichi Katsukawa, che crea un perfetto mix tra design sperimentale, artigianalità e aspetto used nella sua collezione di calzature. Parlando di Made in Italy, attira la mia attenzione, la collezione di borse e accessori firmati AI, le iniziali del creatore del brand ovvero Andrea Incontri, che sperimenta le distinizioni tra abito, accessorio e luogo. Le sue creazioni sono raffinate, eleganti ma al contempo semplici nel loro modo di porsi nei confronti della categoria degli accessori. Infatti il progetto nasce per raccontare la filosofia di Andrea Incontri che si rifà ad un’idea contemporanea di vestire il quotidiano. Gli accessori sono realizzati con pellami di bufalo naturale, bufalo macrostampato, vitello cerato. La nuova collezione AI è accompagnata da una capsule collection di sistemi abbigliativi, creati secondo lo sviluppo di tailored belt, cinture sartoriali che diventano ancoraggio di capospalla ridisegnando gli abiti. Tutto in Andrea Icontri, crea una nuova dimensione di utilizzo.
Nel progetto di Emiliano Rinaldi, designer finalista del concorso Who is On Next?/Uomo 2011, troviamo,invece, una rivisitazione sofisticata della giubba del fantino, un capo pensato per le cavalcate nelle campagne toscane da cui è poi nata una serie di capospalla.
Se avete letto almeno l’incipit di ‘’Pitti Uomo parte prima”, ricorderete sicuramente che il tema dello sport è ricorrente nella kermesse toscana più attesa dell’anno; infatti tra fantini,marinai,surfisti etc.. gli stilisti rappresentano l’uomo 2012 come un uomo sì attivo e metropolitano, ma soprattutto attento al relax. Lo sport essenzialmente richiede fatica fisica ma sicuramente è più piacevole di un giro in metropolitana nell’ora di punta!
Che gli stilisti vogliano dirci che questi uomini hanno bisogno di scaricare i nervi? ... Può darsi!
Intanto vi aspetto nella terza puntata di Pitti Uomo, dove vi racconterò della gang più strampalata e rock della kermesse toscana!

Stay tuned!

Gioia Corazza

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