domenica 25 settembre 2011

Acne possibilità terapeutiche e regole di vita



L’acne è uno dei disturbi cutanei più diffusi; colpisce soprattutto i giovani a cominciare dai 12-13 anni, ma può presentarsi anche dai 30 anni in avanti. Ogni centimetro di pelle contiene circa 100 ghiandole sudoripare e 15 ghiandole sebacee; queste ultime producono una particolare sostanza chiamata sebo che forma una specie di mantello acido-liquido su tutto il corpo con funzioni protettive e di disinfezione.
Le ghiandole sebacee producono, in particolari condizioni, più sebo del normale di conseguenza il canale pilo-sebaceo si ostruisce riempiendosi di sebo, cellule epiteliali e batteri, si ha così il cosiddetto comedone chiuso (brufolo) che è la lesione iniziale dell’acne.
Ebbene, l’acne è un disturbo che interessa le ghiandole sebacee, ma non è chiaro perché vi sia in alcune persone questa predisposizione e più ricerche hanno chiamato in causa vari fattori che assieme costituiscono causa e concausa del problema. 


I fattori causa e concausa 

Fattori genetici: una pelle particolarmente grassa può essere ereditata; si può affermare che la pelle grassa predispone all’acne poiché l’eccesso di sebo ne è il fattore scatenante. 
Eccessiva produzione ormonale: in acuni “acneici” si sono riscontrati nel sangue ormoni in eccesso, in altri, nella norma; è vero tuttavia che in tutte le persone con acne si sono trovate concentrazioni ormonali aumentate a livello cutaneo. 
Fattori dietetici: grassi, dolciumi, carboidrati, alcolici, latticini, con un’azione diretta sulle ghiandole sebacee, accentuano l’acne o ne incrementano la predisposizione. 
Fattori intestinali: la pigrizia intestinale causa una mancata eliminazione delle tossine che si accumulano a vari livelli nel corpo ed in particolare nella pelle diminuendo così l’efficacia del “mantello cutaneo” prodotto dalle ghiandole sebacee.  
Lo stress: in periodi di tensione l’acne tende ad aumentare. Che lo stress sia una delle cause dell’acne è ancora da dimostrare, anche se è vero che l’ansia eleva la produzione di ormoni. 
Fattori psicosomatici: dal punto di vista psicologico le malattie della pelle hanno sempre creato molto interesse. Attualmente anche i dermatologi più tradizionalisti ammettono che la componente psicosomatica è importante davanti a riscontri evidenti quali il legame tra stati ansiosi e aumento dell’acne. 

Il trattamento dell'acne

Il trattamento dell’acne con la medicina convenzionale
I principi attivi utilizzati,dalla medicina convenzionale nelle cure tradizionali, presentano controindicazioni ed effetti collaterali da non sottovalutare; basti pensare all’acido retinoico che, per uso topico, può provocare all’inizio del trattamento fenomeni di irritazione cutanea ed una accentuazione della sintomatologia o al benzoil perossido in creme, gel e saponi, ha un effetto cheratolitico ed un’azione batteriostatica, ma può produrre secchezza e desquamazione, inoltre, i risultati positivi sono poco evidenti e generalmente non soddisfacenti.
Infine, gli antibiotici i cui effetti secondari sono oramai ampiamente conosciuti e che, se utili per bloccare l’evoluzione del problema acne , a medio termine risultano controproducenti in quanto essendo scarsamente selettivi (distruggendo la flora batterica fisiologica a livello intestinale) creano il terreno fertile per il rilancio del problema.
In definitiva possiamo affermare che, sebbene vi siano situazioni in cui nell’approccio terapeutico tradizionale sia indispensabile, ve ne sono altre in cui non sempre i trattamenti utilizzati sono efficaci e che lo scopo.

Essendo quella dei “brufoli” una problematica molto diffusa in cui sono molteplici i fattori che concorrono alla sua comparsa e che presenta un’evidenza cosmetica, ma cause profonde, una possibile soluzione non può non passare attraverso un metodo che comprenda precise regole legate allo stile di vita unitamente ad elementi integrativi sia per uso esterno che interno.

Ecco di seguito le regole legate allo stile di vita:
- Mai schiacciare le papule Si corre il rischio di espandere l’infezione ad altre parti della pelle.
- Lavarsi il viso con aqua troppo calda. Se è vero che Il calore aiuta a liberare la pelle di parte del sebo in eccesso, è vero anche che stimola la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee
- Attenzione al sole. Il sole migliora l’acne, però può disidratare la pelle e le ghiandole sebacee, per reazione, produranno più sebo.
- Evitare il cosiddetto Fast Food: Hamburger, patatine, bevande zuccherate e pasti irregolari sono tutti nemici giurati della pelle.
- Privilegiare nella dieta i cereali integrali, l’olio di oliva, verdura e frutta fresche, le proteine che derivano da pesce e carni magre. Evitare spezie, caffè, thè. Cioccolato.
- Bere molta acqua non gassata in modo da idratare la pelle.
- Far attenzione ai capelli lunghi. Se non sono perfettamente puliti possono facilitare le infezioni batteriche
-Non utilizzare saponi sgrassanti. Il sebo in questo caso viene prodotto per reazione in maggior quantità. Si usino detergenti con PH acido e specifici per una pulizia profonda, ma delicata. Prediligere inoltre sieri e crema che, a seconda della fase di evoluzione dell'inestetismo diano azione lenitiva, sebonormalizzante, cicatrizzante.
-Evitare di arrivare alla fase nodulocistica perché ciò significherebbe avere per sempre il volto segnato da cicatrici.
- Integrare la propria dieta con vitamine del gruppo A, ed E che nutrono e rinforzano la pelle, assumere fitocomplessi ad azione depurativa e preparati ad azione antisettica- disinfettante che evitino l'ulteriore proliferazione batterica.
- valutare eventuali relazioni della comparasa acneica con patologie o disturbi vari: la pelle è un organo emuntore e come tale spesso il suo disagio è la manifestazione di fenomeni quali intolleranze alimentari, infiammazioni dell'apparato gastroenterico, allergie, carenze vitaminiche,..
- adottare un programma che grazie ai suoi attivi preveda un effetto anti-infiammatorio (es. aloe, calendula, fiordaliso,..) idratante ( es. estratti di bambou, mela, proteine vegetali, acido ialuronico,..) levigante (es. acido glicolico, enzimi di papaya e ananas,..) antibatterico (es. acido salicilico, acido cogico, tea tree oil, rosmarino,...)
- infine, ma non ultima indicazione : evitate il “fai da te”... affidatevi a consulenti e professionisti!




A cura di Katia Vaccaro
Naturopata- Tecnico dermoestetico
www.naturopatakatia.com

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